La Scienza Segreta dell'Arte Narrativa
Il nuovo Portale dell’Istituto MetaCultura dedicato allo Studio della Narrazione Artistica in ogni Forma Espressiva. Un Ambiente educativo e formativo rivolto a chiunque, per passione o professione, voglia scoprire e apprendere, insegnare e praticare la lezione metodologica racchiusa nelle opere dei Maestri.
Chi siamo
3. La nostra Storia
Da oltre quaranta anni, attraverso Cicli di lezioni, Sentieri Esplorativi, «Sistemi di Studio Reticolare», svolgiamo un’intensa attività educativa e formativa rivolgendoci direttamente ai ragazzi o ai loro insegnanti, ma anche ad adulti appassionati di arti narrative, e ad autori o aspiranti autori che vogliano imparare a comporre e narrare come i più grandi artisti di ogni tempo e luogo.
Da almeno dieci lavoriamo per riuscire a dare a tutti i nostri strumenti di studio la forma di servizi interattivi fruibili completamente online.
Attraverso gli innovativi «sistemi» di apprendimento – reticolari, ipertestuali e multimediali – che continuiamo a costruire e a sperimentare in diversi contesti educativi da oltre quaranta anni, oggi finalmente ogni nostro allievo, anche a distanza, può imparare a scoprire e a padroneggiare principi universali di narrazione e composizione condivisi da quei capolavori immortali che, in ogni forma espressiva, sono giunti fino a noi come eredità dalla tradizione umanistica. Possono studiare, cioè, «come» i più grandi autori di ogni campo della narrazione artistica – tra i quali William Shakespeare, Edmond Rostand, Oscar Wilde, Eduardo De Filippo, James Barrie, Lewis Carroll, Ernst Theodor A. Hoffmann, Charles Dickens, Stefan Zweig, Wolfgang Amadeus Mozart, Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Richard Wagner, Ernst Lubitsch, Charlie Chaplin, Alfred Hitchcock, François Truffaut – siano riusciti a creare e far funzionare opere destinate a superare ogni confine di spazio, tempo, e forma mediale.
L’Istituto continuerà a formare nuovi umanisti – nuovi autori, studiosi, docenti – , anche in questa nuova «sede online», facendo studiare ed esercitare i propri allievi su opere immortali della narrazione artistica. Dopo tanti tanti anni di ricerca, sperimentazione e didattica, nonché di progettazione di prototipi di nuovi strumenti di studio, riteniamo ancora che, solo nei capolavori di un autore capace di parlare a generazioni di ogni tempo e luogo, si possano trovare gli insegnamenti metodologici necessari per preparare gli umanisti del futuro.
Il primo gruppo di ricercatori dell’Istituto MetaCultura iniziò a svolgere un’attività di ricerca e sperimentazione didattica negli anni ’70, collaborando con Associazioni culturali già esistenti, quali Il “Centro di Ricerca e Sperimentazione Musica in Sabina” diretto da Boris Porena, ma anche con istituzioni culturali quali l’allora “Ufficio Promozione e Decentramento” del Teatro La Fenice di Venezia (poi “Area Formazione Ricerca e progetti speciali”), e con Enti locali quali il Comune di Roma, la Regione Lazio, Il Comune di Modena.
I primi collaboratori (studiosi di scienze cognitive, antropologiche, narratologiche; insegnanti; autori ed esperti di composizione musicale, di narrazione, di composizione audiovisiva, di scrittura pubblicitaria e multimediale, di messa in scena teatrale e cinematografica, di musica etnica, di editoria digitale, di tecnologie ipermediali e di organizzazione
reticolare delle informazioni) già conducevano individualmente ricerche metodologiche e attività didattiche, concernenti la narrazione e la composizione, in una prospettiva intermediale, interdisciplinare e multimediale; comune era l’interesse per la sperimentazione di ogni forma di integrazione espressiva, e per la ricerca di invarianti nella logica stessa del narrare e del comporre. La nascita dell’Istituto doveva servire a far confluire i diversi apporti individuali in progetti di comune interesse e destinati al mondo educational.
Nel 1981 l’Istituto MetaCultura venne costituito legalmente in forma di «Associazione Culturale non profit» con sede legale a Venezia. I soci fondatori si riunirono per partecipare ad un articolato progetto, insieme artistico, scientifico e didattico, finalizzato alla sperimentazione e alla realizzazione dei primi prototipi di nuove tipologie di prodotti e servizi che avrebbero potuto convincere soggetti esterni a divenire nostri partner nel completo sviluppo del progetto.
Se all’inizio studiavamo e sperimentavamo soluzioni metodologiche per proporre un nuovo modo di fare didattica e formazione, rapidamente arrivammo a pensare che tali soluzioni dovevano essere accompagnate da adeguate soluzioni tecnologiche, affinché l’apprendimento e la pratica dei nuovi strumenti che intendevamo realizzare non dovesse più dipendere dalla nostra stessa presenza fisica o da quella di operatori da noi formati. I nuovi strumenti avrebbero dovuto dare agli utenti la possibilità di studiare interagendo con essi secondo tempi e modi stabiliti dagli utenti stessi, e avrebbero consentito di saltare in ogni momento ai «presupposti» necessari per comprendere gli oggetti di studio presi in esame. Le nuove tecnologie elettroniche e lo sviluppo dei primi programmi ipertestuali ci vennero in aiuto per dare una forma anche tecnologica ai labirinti testuali che volevamo realizzare.
Il primo gruppo di Soci era costituito da Alessandro Pamini, studioso e docente di narratologia; Domenico Cardone, responsabile del settore educational del Teatro La Fenice; Giovanni Giuriati, etnomusicologo e docente di etnomusicologia; Pietro Valenti e Luigi Pedroni, l’uno direttore dell’ ERT Emilia Romagna Teatro, l’altro responsabile del settore Scuola del Teatro; Renzo Baù, studioso e docente di composizione audiovisiva.
Il nome Istituto “MetaCultura” fu scelto per rappresentare la nostra ricerca di quelle «invarianti» che possono essere riconosciute «alla base delle variazioni culturali e delle varianti autoriali» come «costanti logiche e metodologiche» del funzionamento della mente umana; quelle regole generali che governano la progettazione di ogni prodotto particolare, e che talvolta vengono definite o ridefinite dagli stessi autori allo stesso modo dei principi scientifici (forse perché lo sono?), in quanto da loro stessi adottati come presupposti metodologici impliciti o espliciti (ma mai inconsapevoli) nell’attività ideativa e analitica. Si tratta di quei «modi», di comporre e di narrare, che per secoli gli autori, in veste di Maestri, trasferivano ai loro allievi-eredi, e che ancora a distanza di tempo permettono alle loro opere di non invecchiare ma anzi di continuare a tramandare – anche senza gli autori che le hanno create – gli insegnamenti universali – etici, morali e metodologici – in esse racchiusi, che le hanno rese dei «classici» immortali.
Le attività che l’Istituto intraprende per soddisfare le finalità per cui è nato, a volte sono state realizzate con partner
istituzionali e con il contributo di Enti e utenti sostenitori. In ogni caso sono sempre state di carattere «non profit» e hanno sempre avuto come primo destinatario il mondo «educational». I nostri intenti, oltre ad essere stati presentati più volte in occasione di seminari, convegni e pubblicazioni, in cui abbiamo potuto mostrare gli strumenti e i risultati del nostro lavoro, sono esplicitati in ogni nostra iniziativa, in ogni corso, mostra, spettacolo o sistema formativo e didattico da noi realizzato, come potete osservare e apprendere dalla vasta documentazione relativa ad ogni progetto. Tutti i nostri progetti, sia quelli interamente o parzialmente realizzati sia quelli che intendiamo realizzare, sono ampiamente illustrati nell’articolazione del Portale dedicata alle nostre Botteghe e ai piani che abbiamo elaborato per ognuna di esse.
Ma se ancora non vi è del tutto chiaro quale sia l’attività che svolgiamo e quali siano le nostre finalità, in sintesi possiamo dire che l’Istituto MetaCultura, in quanto Ente non-profit, investe in ricerca metodologica e tecnologica, e di conseguenza in risorse e strumenti per la ricerca; crea, cura e valorizza giacimenti artistici analogici e digitali, anche implementando fondi autoriali preesistenti; ricerca, raccoglie, digitalizza ed edita risorse artistiche e scientifiche per indagarne l’architettura e per esplorare ed esplicitare correlazioni implicite tra di esse; forma autori e iperautori; progetta e sviluppa nuovi strumenti di studio basati su e finalizzati a l’apprendimento di principi narrativi e compositivi condivisi tra opere anche molto distanti tra loro, creando reti, navigabili online, di correlazioni intra- e inter- testuali; cura innovativi servizi per il mondo educational attraverso la diffusione di «Cicli di Lezioni», «Sentieri Esplorativi» e «Sistemi di Studio reticolare» per la formazione e la didattica online; forma insegnanti e insegna a studenti; realizza iniziative promozionali per diffondere l’attività e ricercare nuovi collaboratori, partner e sostenitori.
Per entrare di più nel merito di ciò che ci caratterizza e ci distingue da altri Enti non profit che si occupano di educazione e formazione in campo artistico, scientifico e umanistico, possiamo dire che l’Istituto MetaCultura è nato per occuparsi principalmente della «valorizzazione» di «archivi di risorse scientifiche e artistiche» relative all’opera di grandi autori classici. Occorre però precisare che la «valorizzazione» a cui ci dedichiamo è intesa non come «sfruttamento economico» – così come la intendono i «politici» e gli «economisti» della «cultura», per intenderci – ma in senso educativo e formativo, come una rifunzionalizzazione e trasformazione (virtuale, non invasiva) di quelle preziose risorse, che di solito sono trattate unicamente come reperti fossili, testimonianze del nostro passato e perciò considerate utili solo a rappresentarlo e commemorarlo da una prospettiva storica e antropologica, o peggio, anche come attrazioni e opportunità economiche di cui abusare in una conveniente prospettiva merceologica, turistica e pubblicitaria.
Noi, con la nostra attività, trasformiamo quegli inestimabili tesori – di solito trattati come «oggetti», di ammirazione e di studio – in «strumenti», per apprendere le straordinarie competenze racchiuse in essi. Da essi ricaviamo veri e propri «manuali metodologici» per studiare le medesime regole e soluzioni con cui gli autori hanno creato i loro capolavori, identificandole in essi e utilizzandole anzitutto come criteri di esplorazione e indagine testuale per scoprire correlazioni implicite interne ed esterne a quei capolavori in base ai meccanismi, condivisi, con cui essi funzionano. Attraverso i
nostri «Sistemi di Studio Reticolare», esplorando le innumerevoli correlazioni che un grande racconto stabilisce al suo interno e all’esterno, gli utenti possono scoprire nuovi racconti, distanti nello spazio, nel tempo e nelle forme espressive, che tuttavia condividano con esso almeno alcune regole e soluzioni; al contempo possono acquisire regole e soluzioni di validità generale per studiare, confrontare, valutare i testi via via incontrati.
A questo scopo l’IMC ha ideato e realizzato i «Sistemi di Studio Reticolare», proprio per agevolare l’apprendimento di quei principi universali di narrazione e composizione condivisi dai capolavori immortali di ogni tempo e luogo e in ogni forma espressiva; e rivolge tali Sistemi in primis a chi si occupa dell’educazione delle nuove generazioni, poi agli adulti che non vogliono smettere di apprendere, anche se nessuno si occupa più della loro crescita, e infine agli autori che non sono soddisfatti della formazione professionale ricevuta, e vogliono acquisire le straordinarie capacità di coloro che sono riusciti a creare capolavori artistici immortali. In questi modi noi intendiamo contribuire a formare gli umanisti, autori studiosi e docenti, del futuro.
L’Istituto ha finalmente reso i «Sistemi di Studio Reticolare» fruibili completamente online, per fare in modo che, anche a distanza, gli utenti possano studiare «come» i più grandi autori della nostra tradizione umanistica siano riusciti a creare capolavori immortali in grado di superare ogni confine di spazio e di tempo.
L’Istituto lavora su progetti di autori classici per formare nuovi autori classici, perché ritiene che solo nei progetti di un autore capace di parlare, attraverso di essi, a generazioni di ogni tempo e luogo, siano rintracciabili con chiarezza gli insegnamenti metodologici necessari per preparare gli umanisti del futuro. A questo scopo assume gli autori di capolavori immortali della narrazione come «maestri virtuali» per condurre lezioni e creare Sistemi di Studio in cui ciò che si studia è quel qualcosa in più che distingue il semplice raccontare una storia dal «come la racconterebbe …» Hitchcock o Lubitsch, Shakespeare o Wilde, Barrie o Collodi, Verdi o Puccini etc.
L’Istituto è stato uno dei primi Enti nel mondo a sperimentare, realizzare e distribuire nuovi modelli di Sistemi di apprendimento reticolari, ipertestuali, multimediali, lavorando con gli utenti di Teatri italiani, quali La Fenice e l’ERT, e insegnando in Università e Scuole d’Arte.
Ora, attraverso il nuovo Portale, ha creato la prima Scuola online di Narrazione Artistica Poliespressiva, per insegnare quelle straordinarie capacità narrative «multi-espressive» che hanno sviluppato tutti gli artisti e maggiormente i grandi autori del teatro musicale; quei musicisti e librettisti che, lavorando insieme, sono stati capaci di realizzare capolavori che sfruttano al meglio la compresenza di ogni forma espressiva per ri-raccontare e rendere immortali storie archetipiche universali.
Nella nostra Scuola insegniamo come si possa fare oggi, anche con l’ausilio di tecnologie digitali, la vera «multimedialità», o più precisamente «multiespressività»: quella, cioè, presente nei soli rari racconti in cui le informazioni siano distribuite su più piani narrativi perfettamente «complementari» tra loro, e in cui a ciascun piano narrativo corrisponda un diverso piano espressivo (musicale, visivo, letterario), al quale vengano affidate le informazioni – inespresse, espresse, comunicate – più adatte per essere veicolate da esso.
Per questo motivo l’Istituto ha lavorato a lungo sui progetti wagneriani di «opera totale», sulle «disposizioni sceniche» verdiane, sui progetti disneyani concepiti come uniche «partiture di musica e immagini», sui progetti sviluppati insieme da Giacomo Puccini e dai suoi librettisti, sui musical cinematografici di Ernst Lubitsch e dei suoi eccezionali sceneggiatori, e su ogni altra grande collaborazione a più mani (o meglio a più menti), come quelle tra i grandi scrittori e i grandi disegnatori e pittori per l’infanzia dell’inizio del secolo scorso (James Barrie e Arthur Rackham, Lewis Carroll
e John Tenniel, Alan Alexander Milne e Ernest Howard Shepard, Carlo Collodi e Enrico Mazzanti …) riduttivamente chiamati “illustratori” come se le loro immagini «dipendessero» dalle parole dei testi e non stabilissero invece una relazione di perfetta «complementarità».
Chi già ci conosce sa che ogni «sistema reticolare e-learning» elaborato dal nostro Istituto costituisce un modello di specializzazione e perfezionamento completo per autori, studiosi e docenti di narrazione, che consente di offrire – in rapporto a un capolavoro universale della narrazione (come Romeo e Giulietta, o Il ventaglio di Lady Windermere, o Tosca, o Rigoletto, o Il flauto Magico…) lezioni di narrazione, di messa in scena, di composizione musicale/letteraria/visiva, considerandolo di volta in volta in rapporto alle sue più grandi messe in scena, alle novelle varianti della medesima fabula, alle illustrazioni e ai quadri dei grandi pittori, alle partiture musicali e alle riscritture implicite in ogni forma espressiva che esso stesso ha ispirato.
Dal momento che l’Istituto assume come oggetto di studio e come risorse primarie i capolavori dei grandi autori classici (del teatro di prosa, del teatro musicale, della narrazione per l’infanzia, della letteratura, della pittura, del cinema), sin dagli inizi ha dovuto anche creare – o contribuire a creare – gli «archivi di risorse autoriali digitali multimediali» (relative alle opere di narratori per l’infanzia, romanzieri, drammaturghi, illustratori, compositori musicali, cineasti, registi d’opera) necessari presupposti della nostra attività. Essi sono infatti indispensabili per poter creare i «Sistemi di Studio Reticolare». Per questo ha raccolto e creato importanti fondi digitali dedicati ad alcuni autori sulle cui opere da anni continua a lavorare, quali Hitchcock, Truffaut, Lubitsch, Fellini, Welles, Shakespeare, Wilde, Dickens, Zweig, Esopo, La Fontaine, Perrault, Carroll, Barrie, Rackham, Collodi, Disney, De Brunhoff, Mozart, Rossini, Puccini, Verdi, Wagner, Ponnelle …
Grazie a questa attività collaterale e complementare, e grazie a ciò che abbiamo mostrato di poter trarre da tali preziose risorse di archivio, ci è stata offerta la possibilità di lavorare anche su archivi in parte preesistenti, almeno in forma analogica, come quelli relativi all’opera non solo cinematografica di Roberto Rossellini, successivamente implementati con ricerche in tutto il mondo.
Per poter svolgere un’attività come la nostra, che richiede molte competenze riunite per fare insieme ricerca, progettazione e didattica, sin dalla nascita dell’Istituto abbiamo formato noi stessi i nostri collaboratori, fornendo loro una iper-specializzazione – altrimenti non ottenibile – oltre la formazione umanistica di base richiesta e presupposta per poter partecipare alla realizzazione dei nostri progetti. Per questo motivo numerosi collaboratori, nel corso degli anni, si sono affiancati al gruppo dei soci fondatori, anche assumendo ruoli autoriali e progettuali. Con il tempo l’Istituto è diventato una comunità di ricerca, studio, progettazione e realizzazione di servizi, ed è finalmente arrivato ad operare esclusivamente on line, per consentire così la partecipazione a distanza, sia dei collaboratori che degli utenti, a tutte le attività dell’Istituto.
Nella sua lunga e articolata attività, l’Istituto ha sviluppato e sperimentato nuovi modelli di apprendimento lavorando con gli utenti educational di Teatri italiani quali La Fenice e l’ERT, insegnando in scuole di ogni ordine e grado (dall’infanzia alle superiori), tenendo corsi presso Università italiane e straniere (La Sapienza e LUISS a Roma, Dutars a Venezia, UCLA a Los Angeles), pubblicando studi (Ernst Lubitsch, l’arte della variazione nel cinema – La conversazione Truffaut Hitchcock, un dialogo ininterrotto sul cinema e con il cinema – Alice nel paese degli ipertesti –
Il candore nel cinema rosselliniano), realizzando spettacoli (Dialogo a tre voci: Cocteau Rossellini Poulenc, film opera da La voix humaine di Jean Cocteau – Storia di Babar l’elefantino, film concerto dal vivo – Era notte a Roma città aperta: un unico racconto corale da quattro film di Roberto Rossellini – 1943-1945: storie d’Italia tra occupazione e liberazione, una serie audiovisiva composta rimontando otto film di Roberto Rossellini – Rossellini cantastorie: l’universo narrativo dei racconti brevi di Roberto Rossellini) e mostre (Wagner visivo: il ciclo dell’anello del Nibelungo riraccontato da Franz Stassen e Edmund Dulac – Sogni di una Tempesta, le immaginazioni shakespeariane di Arthur Rackham e Edmund Dulac – Roberto Rossellini Arte e Scienza dell’Umanesimo); ma soprattutto realizzando oltre cento tra «Sussidi ipermediali» offline e «Sistemi di Studio Reticolare» online per apprendere la lezione dei maestri della narrazione direttamente dai loro capolavori.
In questo modo l’Istituto si è guadagnato anche, sul piano internazionale, la fama di innovatore sia nel campo della progettazione di strumenti per lo studio delle arti della narrazione, sia nel campo dell’editoria elettronica e dell’e-learning.
L’Istituto è anche considerato un pioniere nella sperimentazione di «tecnologie ipermediali» nella formazione a distanza e nell’editoria elettronica per la creazione di nuovi manuali di studio (ha progettato, per conto di aziende pubbliche e private, interessate alla formazione del personale e all’informazione degli utenti, i primi «iper-manuali» elettronici in Italia, che trasformavano ingestibili manuali gerarchici e cartacei in sistemi digitali ad accesso e navigazione non lineare).
L’Istituto ha creato i primi ipertesti multimediali per lo studio della narrazione audiovisiva (basati sull’opera narrativa e saggistica di Hitchcock e Truffaut e sul sistema di variazioni letterarie musicali e drammaturgiche ideato da Ernst Lubitsch) quando ancora le tecnologie elettroniche venivano sotto-utilizzate per creare soltanto cd-rom chiusi con database gerarchici, e ancora le opere audiovisive degli autori erano disponibili soltanto su videocassetta o laser disc.
Dal 1997 al 2011 L’Istituto ha realizzato, con il sostegno dell’ “Area Formazione e Ricerca del teatro La Fenice di Venezia”, oltre sessanta «sussidi ipermediali» e di «sistemi cognitivi e-learning» che ha distribuito nell’area del Triveneto a supporto dei piani educativi del Teatro e dei suoi partner territoriali. Insieme alla formazione degli insegnanti, a cui erano affidati i Sussidi e i Sistemi, l’Istituto ha messo a punto nuove soluzioni – metodologiche e tecnologiche – per valorizzare preziose risorse di archivio, come quelle del teatro musicale, allo scopo di realizzare veri e propri manuali di studio delle competenze degli autori che avevano creato i capolavori che il Teatro era interessato a far conoscere al proprio potenziale pubblico.
Durante questa stagione di feconde collaborazioni abbiamo anche curato un progetto, articolato in mostre e sussidi ipermediali, dedicato all’opera di Richard Wagner. In partnership con il Tetro La fenice e l’Associazione Wagner di Venezia – in quanto depositari degli archivi e promotori di iniziative per la conoscenza dell’opera di questo autore in veste di maestro di narrazione multimediale -, abbiamo potuto elaborare e realizzare mostre dedicate a “La Tetralogia dell’Anello del Nibelungo” sia in forma analogica che multimediale, utilizzando, oltre ai documenti wagneriani, anche le interpretazioni pittoriche di Arthur Rackham e Franz Stassen. Contestualmente abbiamo potuto realizzare e distribuire sussidi ipermediali per esplorare la complessa architettura del “Ciclo dell’Anello”.
Nel 2005 L’Istituto MetaCultura, in seguito alla donazione degli archivi umanistici rosselliniani da parte di Marcellina De Marchis e di Renzo Rossellini, rispettivamente moglie e figlio del famoso regista umanista, ha potuto creare la “Fondazione Roberto Rossellini per lo sviluppo del pensiero enciclopedico”. La Fondazione non ha mai avuto una sede fisica perché, nonostante le sia stata assegnata dal Comune di Roma (città natale di Roberto Rossellini) proprio nell’anno del Centenario della nascita di Roberto Rossellini, non è mai stata consegnata.
Dal 2006, anno di costituzione della Fondazione, l’Istituto ha curato le “Celebrazioni per il Centenario della nascita” dell’autore, creando e dirigendo il “Comitato Nazionale per le Celebrazioni”. In quella occasione, grazie a sovvenzioni e contributi di Enti pubblici e privati, ha potuto realizzare alcune importanti iniziative, soprattutto a carattere informativo e promozionale (mostre, spettacoli, pubblicazioni) per far conoscere il progetto più importante e purtroppo meno noto di Roberto Rossellini: un “Sistema Polienciclopedico per lo Studio della Tradizione Umanistica”.
Dopo più di dieci anni di ricerche dei documenti prodotti e raccolti da Rossellini per realizzare il suo progetto di tessitura del sapere umanistico perduto, l’Istituto MetaCultura, insieme alla Fondazione, ha potuto iniziare a progettare, sviluppare e presentare – in numerose occasioni pubbliche, come ad esempio al Museo del Louvre, alla Mostra del Cinema di Venezia, e alla Cinémathèque di Parigi – la prima parte esemplificativa del “Sistema Polienciclopedico” rosselliniano. Grazie alla digitalizzazione e alla progressiva implementazione degli gli archivi rosselliniani abbiamo potuto avviare lo sviluppo del più grande progetto incompiuto di Roberto Rossellini: il più avanzato sistema di apprendimento degli insegnamenti dei grandi autori e studiosi della tradizione umanistica, immaginato dall’ultimo degli umanisti. Questo progetto raccoglie anche il testamento spirituale di Leonardo Da Vinci lasciato implicito nei suoi “Codici”: l’invito a ricercare le relazioni tra i laboratori di ricerca dei grandi umanisti di ogni tempo e luogo, da Socrate a Leonardo, da Alberti a Laborit, a Rossellini. Si tratta di un potente strumento interattivo e implementabile per favorire l’apprendimento delle competenze – scientifiche artistiche e didattiche – dei grandi umanisti del passato e del presente; un Sistema reticolare che agevola l’esplorazione delle correlazioni tra opere scientifiche e artistiche distanti nel tempo e nello spazio. Il Sistema di studio è stato concepito sviluppando quattro prospettive analitiche, tra loro complementari, identificate nell’opera «docu-filmica» di Rossellini ed esplicitate da lui stesso nel corpus dei suoi studi interdisciplinari: “Le storie leggendarie ed esemplari della Civiltà Occidentale”; “Le storie leggendarie ed esemplari degli Incontri e Scontri tra Civiltà”; “I Sentimenti universali che attraversano le storie leggendarie ed esemplari della Civiltà Occidentale e quelle degli incontri e scontri tra civiltà”; “I Principi di narrazione che governano le storie di ogni tempo e luogo”. Attualmente l’Istituto e la Fondazione stanno ricercando risorse e partnership per completare il Sistema e renderlo interamente disponibile, online, per il mondo educational.
Prima ancora di iniziare a sviluppare il progetto polienciclopedico rosselliniano, parallelamente e successivamente ad esso, l’Istituto non ha mai smesso di elaborare, sperimentare e sviluppare numerose versioni prototipali, prime versioni e modelli di funzionamento dei sistemi di apprendimento on line dai quali è nata la piattaforma metodologica e tecnologica con cui l’Istituto ha deciso di distribuire online, attraverso il nuovo Portale, sia i titoli fin qui realizzati (di cui via via si realizzeranno nuove versioni reticolari implementate e riscritte per la piattaforma online), sia i nuovi titoli previsti dal nostro Piano di lavoro.
Nel 2009 l’Istituto ha avviato il progetto “Laboratorio Shakespeare” usufruendo di un piccolo aiuto da parte dell’ERT Emilia Romagna Teatro interessato a organizzare una serie di iniziative per promuovere la conoscenza dell’opera shakespeariana presso il proprio pubblico e le scuole del circuito aderente all’attività educational del Teatro stesso. In questo contesto abbiamo realizzato una mostra che ricostruiva multimedialmente l’intreccio di The Tempest di William Shakespeare attraverso l’opera di due grandi illustratori, Arthur Rackham e Edmund Dulac. Abbiamo anche condotto una serie di seminari intensivi per insegnanti, e abbiamo realizzato alcuni Sentieri esplorativi dedicati ad opere di Shakespeare (The Tempest, Hamlet, Romeo and Juliet), da cui sono nate le versioni più articolate e adatte per la fruizione online che stiamo elaborando nella nostra Bottega dedicata al teatro di prosa.
In particolare il Sistema dedicato a Romeo and Juliet è stato oggetto di anni di sperimentazione, formazione, progettazione e sviluppo da parte dei nostri collaboratori e allievi, anche attraverso laboratori e stage presso Scuole e Istituzioni che hanno voluto offrire ai loro utenti la possibilità di apprendere il nostro modo di studiare la complessità di un progetto shakespeariano. Il prototipo di Sistema che ne è nato, fruibile e implementabile interamente online, è diventato per noi il modello da cui siamo ripartiti, dopo anni, per creare i nuovi Sistemi di Studio Reticolare della Narrazione Artistica.
Tenendo conto di quel modello, su cui avevamo investito tutte le nostre risorse, dal 2020 abbiamo iniziato lo sviluppo di un nuovo ambizioso progetto di Sistema di Studio Reticolare, prendendo in considerazione l’opera di Oscar Wilde e in particolare una pièce, Lady Windermere’s Fan, che ci ha permesso di correlare questo progetto a quello dedicato a Ernst Lubitsch, poiché il grande regista aveva tratto dal capolavoro di Wilde una straordinaria messa in scena cinematografica. Da questo nuovo Sistema pensiamo di ricavare indicazioni preziose per realizzare una nuova generazione di Sistemi di Studio Reticolare ancora più avanzati e costruibili – oltre che fruibili – in condivisione online.
Sempre dal 2020 abbiamo iniziato lo sviluppo del progetto “Tutta la saggezza del mondo” ispirato dai lavori e dalla collaborazione del grande antropologo Alberto Cirese, a cui lo dedichiamo. Il progetto esplora le correlazioni tra due mondi, entrambi espressione matura delle tradizioni popolari che da secoli alimentano la tradizione narrativa umanistica: le raccolte di proverbi regionali e quelle di favole di tradizione orale.
Dopo aver trasferito a Pistoia il nostro Laboratorio offline di ricerca e sviluppo, nella nuova sede sono nati molti nuovi progetti, come quello dedicato a Carlo Collodi, che riprende un primo progetto realizzato con Il Teatro La Fenice, da cui scaturirono uno spettacolo multimediale e un primo sussidio ipermediale.
Sempre dalla nostra nuova sede-laboratorio abbiamo avviato un progetto dedicato al Cyrano De Bergerac di Edmond Rostand e al progetto elaborato da Orson Welles per farne una singolare messa in scena.
Inoltre, attraverso alcuni cicli di lezioni online dedicate ai nostri collaboratori a distanza, abbiamo realizzato una prima mappatura reticolare del cinema classico che farà da sfondo e presupposto a tutti i nostri progetti dedicati agli autori che hanno saputo fare arte anche con il cinema
Altri progetti hanno preso avvio lavorando sull’opera meno conosciuta di James Barrie (Like English Gentlemen) da cui abbiamo tratto un Sistema dedicato ai viaggi di esplorazione, che si correla a un sistema da noi già realizzato dedicato a I viaggi straordinari da Méliès a Verne a Spielberg e a un sistema dedicato a Carroll e Swift autori di storie di naufragi nei paesi delle meraviglie.
Un nuovo progetto ha preso il via, dal 2021, con lo studio sistematico delle variazioni narrative ed espressive dei grandi archetipi narrativi delle fiabe, dalle prime raccolte orali alle versioni letterarie autoriali, alle riscritture multimediali per la scena da parte del teatro musicale e del cinema: Pelle d’asino, Barbablù, Cenerentola, Biancaneve, La bella addormentata, La Bella e la bestia, Pollicino, Hansel e Gretel, Il Gatto con gli stivali, Schiaccianoci e tante altre favole diverranno Sistemi di Studio Reticolare per apprendere gli insegnamenti metodologici e studiare le soluzioni narrative ed espressive di tutti quegli artisti che si sono cimentati in straordinarie variazioni sul tema, lasciandoci interpretazioni modello che invitano ad ispirarsi ad esse per crearne di nuove.
Un ulteriore progetto è nato dalla richiesta, da parte di alcuni nostri collaboratori e allievi, di prendere in esame un
classico della letteratura di Dickens, dopo l’interesse suscitato da un nostro corso universitario dedicato a A Christmas Carol. Così si è avviato un Ciclo di lezioni dedicate al racconto di formazione – nonché una delle meravigliose variazioni sul tema dell’autobiografia ipotetica e fantastica dello stesso autore – Great Expectations, che capitolo per capitolo abbiamo analizzato per trarne un prezioso ausilio didattico destinato agli allievi della nostra Scuola di Narrazione.
Ma ciò che costituisce la svolta più significativa nella nostra storia è il progetto a cui abbiamo lavorato dal 2018, per arrivare gestire – attraverso il nuovo Portale da cui state leggendo anche questo testo – una “Scuola di Narrazione Artistica Poliespressiva” articolata in diversi Livelli/Ambienti di Studio, ciascuno pensato per un diverso tipo di utente e in grado di erogare molteplici servizi per soddisfare le molteplici ambizioni degli utenti stessi.
Attraverso gli Ambienti di Studio della Scuola vi offriremo servizi sempre più ricchi, articolati, e sorprendenti, per farvi esplorare l’universo della narrazione artistica e apprendere le straordinarie competenze dei maestri che l’hanno creato. Nei nostri Ambienti di Studio non incontrerete altre limitazioni che quelle derivanti dai vostri desideri e dalle vostre decisioni di apprendere tutto o in parte quello che vi offriremo per diventare esperti fruitori, studiosi, docenti di arti narrative, o anche, voi stessi, abili narratori.
Nelle pagine del Portale scoprirete quante novità abbiamo introdotto per voi costruendo un multiambiente educativo e formativo che potrete frequentare dovunque vi troviate, seguendo le nostre lezioni in streaming live e podcast, utilizzando i nostri Sistemi di Studio con i vostri modi e i vostri tempi, partecipando al nostro Circolo e godendo di tutti i prodotti che condivideremo con voi online.
Di seguito vogliamo rammentarvi quanti e quali Servizi avrete sempre a disposizione, d’ora in poi, dal 2024, grazie alla lunga e faticosa costruzione del nuovo Portale, che negli ultimi anni ha impegnato tutte le nostre risorse:
– La “Scuola di Narrazione Artistica Poliespressiva Charles Dickens”
– Il primo Livello/Ambiente, promozionale e propedeutico, introduttivo a “La Scienza segreta dell’Arte narrativa”, dà a tutti, liberamente, la possibilità di scoprire come riconoscere e apprezzare i capolavori della «narrazione artistica» in ogni forma espressiva, di iniziare ad esplorare la rete di correlazioni implicite che li lega, e di scoprire i meccanismi che li fanno funzionare. Questo Livello è rivolto a tutti coloro che, in veste di osservatori, si avvicineranno a noi per capire cosa facciamo e come lo facciamo. Oltre a contenere esempi, incipit, ed estratti di tutti i Cicli di Lezioni, Sentieri e Sistemi che abbiamo realizzato o che realizzeremo per gli Ambienti di Studio a iscrizione, offriremo agli utenti anche alcuni Cicli di lezioni ideati appositamente per loro.
– Il Secondo Livello/Ambiente, Educativo e Didattico, per lo studio delle regole del gioco della Narrazione Artistica, riprende e dà un nuovo senso all’esperienza da noi condotta in decine d’anni per creare una comunità di allievi di ogni età e di educatori non solo per professione che possano usufruire di tutti gli strumenti di studio, didattica, e formazione che abbiamo preparato per loro, insieme alle risorse artistiche da cui ricavare e su cui esercitare gli insegnamenti dei più grandi narratori di ogni tempo e luogo e con ogni forma espressiva. Questo livello è rivolto sia coloro che vogliono prendersi cura della propria formazione sia a coloro che intendono prendersi cura della crescita di loro allievi di ogni età.
– Il Terzo Livello/Ambiente, Formativo Autoriale, per lo studio dei principi utilizzati e delle soluzioni elaborate dai maestri della Narrazione Artistica, offre agli autori e agli aspiranti autori un luogo idoneo per apprendere la lezione dei maestri e imparare dai loro capolavori come si fa arte con la scienza.
– Il “Circolo dei Cercatori di Tesori nei Territori Inesplorati dell’Arte Narrativa” è un Ambiente riservato ai nostri sostenitori iscritti alla nostra Scuola. Diventando anche membri del Circolo, oltre che allievi della nostra Scuola, essi possono prendersi cura al contempo di se stessi – acquisendo la formazione scientifica e artistica necessaria per apprezzare i capolavori artistici – e della Bibliomediateca dell’Istituto, contribuendo ad arricchirla e partecipando attivamente a progetti per riportare alla luce, rieditare e valorizzare capolavori della tradizione umanistica seppelliti e sostituiti dalla cultura di massa. Inoltre, in quanto membri del Circolo, i Sostenitori ottengono l’accesso a una Bibliomediateca Virtuale di risorse per lo studio della narrazione artistica, che abbiamo creato e che implementeremo solo per loro, affinché possano godere di tutto ciò che hanno imparato a riconoscere e amare negli Ambienti di Studio a cui si sono iscritti.
– La “Bibliomediateca di risorse umanistiche” offline e le sue derivazioni online (La «Bibliomediateca Virtuale dei Capolavori della Narrazione artistica di ogni tempo, luogo, e forma espressiva»; L’«Edumediateca delle risorse per la didattica dell’Arte narrativa»; La «Mediateca dei Capolavori del Cinema Classico»: “The Treasures of Cinema Classics”). Non si tratta ancora di un vero e proprio Ambiente di Studio autonomo e accessibile pienamente per tutti gli utenti del Portale o anche per utenti esterni ad esso. La Bibliomediateca è stata concepita inizialmente solo per supportare le attività a distanza dei nostri collaboratori; ora potrà soddisfare e alimentare le aspirazioni dei nostri sostenitori, che, curandola e implementandola, avranno modo di godere dei preziosi capolavori riportati alla luce alla luce della conoscenza anche grazie al loro aiuto; e grazie ai nostri Sistemi di Studio Reticolare, affinando il gusto e acquisendo strumenti adeguati, potranno apprezzare le qualità di quelle opere immortali.
– Il nostro nuovo Magazine, “L’Umanista”, che invita e aiuta i lettori a ri-leggere fenomeni del nostro presente alla luce di questioni più generali, di pertinenza artistica, scientifica, educativa e tecnologica. Il Magazine vuole essere anche un aiuto per orientarsi tra le innumerevoli offerte culturali ed educative oggi disponibili anche grazie alla Rete, e scoprire tra di esse quelle che possiedono qualità apprezzabili. Infine è anche uno spazio virtuale dove studiosi, autori, educatori potranno sempre confrontarsi intorno a medesime questioni dialogando interdisciplinarmente sui rapporti tra arte e scienza, sulla continuazione dei progetti dei grandi umanisti del nostro passato, sulla tutela e valorizzazione delle risorse umanistiche.
– “La casa degli Umanisti” è un Portale nel Portale che abbiamo voluto creare per dare una casa online ai grandi Umanisti del passato e del presente che non l’hanno ancora, o per far conoscere le case degli Umanisti che che l’hanno già.
– Le “Nuove Botteghe umanistiche” sono i luoghi online dove i nostri collaboratori e apprendisti finalmente possono formarsi e partecipare, anche a distanza, alla realizzazione dei nuovi Strumenti di Studio, che entreranno a far parte della Nostra Scuola come servizi per gli utenti dei diversi Ambienti di Studio.