La Scienza Segreta dell'Arte Narrativa

Il nuovo Portale dell’Istituto MetaCultura dedicato allo Studio della Narrazione Artistica in ogni Forma Espressiva. Un Ambiente educativo e formativo rivolto a chiunque, per passione o professione, voglia scoprire e apprendere, insegnare e praticare la lezione metodologica racchiusa nelle opere dei Maestri.

L’Istituto MetaCultura è nato da un grande Progetto per coltivare ideali nati molto tempo prima di noi.

Attraverso l’Istituto ci adoperiamo per diffondere quegli ideali tra coloro che possono contribuire a mantenerli vivi, anche dopo di noi.

Perciò ci sembra giusto indicare, in questo spazio, non solo i nomi di chi attualmente sta lavorando ai progetti in corso, ma anche di coloro che hanno contribuito, direttamente o indirettamente, a far nascere e a far funzionare per anni l’Istituto stesso.

Ci piace considerare membro dell’Istituto chi vi lavora, ma sarebbe riduttivo limitare questa definizione solo a «chi sta lavorandovi ora», e non includere anche tutti coloro che, fino ad ora, hanno dedicato tempo e risorse sottraendole alla propria vita fuori dall’Istituto.

L’Istituto si fonda sul volontariato; è nato per passione ed è ancora vivo solo per la passione che anima il gruppo di persone che se ne occupano; persone che per la maggior parte non sono imparentate tra loro, non vivono nello stesso luogo, non svolgono la stessa attività, e non si frequentano al di fuori delle «Botteghe» – ora virtuali – in cui collaborano ai progetti firmati «IMC».

Non possiamo indicare qui coloro che erediteranno il progetto «Istituto MetaCultura». Li stiamo cercando e formando, ma non possiamo scommettere che la vita sicuramente consentirà loro di continuare ad occuparsi dell’attività del nostro Istituto.

In ogni caso sarà nostra premura aggiornare sempre questa pagina con i nomi di tutti coloro che hanno fatto qualcosa di importante per far crescere l’Istituto – crescendo loro stessi – e per attuare uno dei tanti progetti in cui si articola il Piano ambizioso di attività che di anno in anno continua ad espandersi (il Piano è consultabile nei Progetti di ciascuna Bottega).

Anzitutto vorremmo menzionare i fondatori dell’«Associazione Culturale Non Profit» che diedero all’Istituto una forma giuridica, una sede, e un programma da sviluppare con l’aiuto dei partner Istituzionali che negli anni ci hanno sostenuto.

L’Istituto MetaCultura fu stato fondato da un gruppo di autori, studiosi e responsabili di Istituzioni Culturali interessate allo sviluppo del «Settore Educational». Successivamente la struttura organizzativa è arrivata a coincidere con il gruppo di autori, ricercatori, collaboratori che cura i servizi che l’Istituto offre ai propri allievi, sostenitori e partner.

I fondatori sono stati:

– Alessandro Pamini, direttore scientifico e artistico dell’IMC e della “Fondazione Roberto Rossellini per lo Sviluppo del Pensiero Enciclopedico”; antropologo, docente di narrazione e narratologo, autore di numerosi «Sistemi di Studio Reticolare», e del modello stesso di Sistema Cognitivo su cui essi si basano;

– Domenico Cardone, fondatore insieme ad Alessandro Pamini dell’Istituto, responsabile per oltre quaranta anni dell’ “Area Formazione e Ricerca del  Teatro La Fenice” di Venezia (partner storico dell’Istituto in una comune sperimentazione e produzione di «sistemi ipermediali e-learning per lo studio dei capolavori del teatro musicale»), già direttore dell’Archivio Storico del Teatro La Fenice; co-fondatore della “Fondazione Roberto Rossellini per lo Sviluppo del Pensiero Enciclopedico”;

– Luigi Pedroni, responsabile per oltre venti anni del settore Educational di ERT Emilia Romagna Teatro;

– Renzo Baù, videomaker e docente di arti visive;

– Giovanni Giuriati, etnomusicologo e docente di etnomusicologia;

– Pietro Valenti, direttore per oltre venti anni dell’ERT Emilia Romagna Teatro.

Poi vorremmo menzionare i tanti collaboratori storici che noi stessi abbiamo formato, perché questa attività richiede competenze speciali; competenze difficili da acquisire perché non solo sono frantumate in diverse materie e discipline distribuite in ordinamenti di studi tra loro non comunicanti all’interno delle Facoltà Universitarie e delle Istituzioni educative, ma sono anche sempre più estranee ai programmi scolastici, dalla Scuola primaria fino all’Università, e stanno racchiuse in testi dimenticati o ignorati persino da chi insegna. Queste competenze sono divenute sempre più rare e difficili da acquisire, perché non ci sono più maestri in grado di trasmetterle ai loro allievi.

Tra gli allievi divenuti nostri preziosi collaboratori molti si sono persi, perché, per ragioni familiari e professionali, hanno imboccato strade diverse dalla nostra e non hanno avuto più il tempo necessario da dedicare a questa attività impegnativa e continuativa. Ma nessuno di loro è stato per noi un investimento sprecato; anzitutto perché hanno contribuito in qualche misura, secondo le loro possibilità, a far avanzare lo sviluppo dei progetti, aiutandoci sia a trovare documenti preziosi e a digitalizzarli ed editarli, sia a realizzare prototipi di Sistemi di Studio con le tecnologie allora disponibili, e infine a sperimentare i Sistemi in differenti contesti educativi. Inoltre ognuno di loro, attraverso le attività che svolge, sta ancora diffondendo alcuni degli ideali e degli insegnamenti metodologici che ha appreso collaborando con noi.

Tra i collaboratori che hanno dato maggiori contributi vorremmo almeno menzionare:

– Valeria Vitale, narratologa, Docente di Digital Humanities all’Università di Sheffield; ha ideato e realizzato gran parte dei titoli e-learning dell’Istituto destinati alle Scuole e agli utenti degli Enti Partner teatrali; co-fondatrice della “Fondazione Roberto Rossellini per lo Sviluppo del Pensiero Enciclopedico”, è stata anche co-autrice della prima parte della “PoliEnciclopedia Rosselliniana della Tradizione Umanistica”;

– Francesca Talamo, autrice di programmi televisivi; è stata co-fondatrice della “Fondazione Roberto Rossellini per lo Sviluppo del Pensiero Enciclopedico”, autrice dei film realizzati dalla Fondazione Rossellini (Era notte a Roma città aperta, Storie d’Italia tra occupazione e liberazione) e autrice della messa in scena multimediale Storia di Babar l’elefantino realizzata in collaborazione con il Teatro La Fenice e il Conservatorio di Trento;

– Rina Zamarra, editor di siti, è stata co-autrice di titoli per la Piattaforma E-learning dell’Istituto, nonché autrice di voci della “Polienciclopedia Rosselliniana per lo Studio della Tradizione Umanistica”.

Ad essi vorremmo aggiungere gli sperimentatori, coloro che con molta pazienza ci hanno aiutato, negli anni, a creare «prototipi» tecnologici sempre più complessi e raffinati e a risolvere le tante complicazioni realizzative. Grazie a loro abbiamo potuto utilizzare al meglio le tecnologie via via disponibili – prima analogiche, poi digitali; con loro siamo riusciti persino a migliorarle, sfruttandole al limite delle loro possibilità. E sempre grazie al loro aiuto siamo diventati dei pionieri nell’impiego umanistico delle tecnologie per l’apprendimento interattivo, a distanza, multi e iper mediale.

Tra i tanti sperimentatori vorremmo menzionare almeno:

– Luca di Bello, curatore degli archivi umanistici della “Fondazione Roberto Rossellini per lo Sviluppo del Pensiero Enciclopedico”, co-sviluppatore della nuova Piattaforma E-learning dell’IMC; programmatore sviluppatore dei modelli di Sistemi di Studio Reticolare realizzati dall’IMC:

– Bruno Finocchiaro, sistemista, esperto di applicazioni tecnologiche in campo scientifico e didattico, co-fondatore della “Fondazione Roberto Rossellini per lo Sviluppo del Pensiero Enciclopedico”, consulente tecnologico dell’Istituto.

Ancora vorremmo menzionare i grandi sostenitori storici, i mecenati, i partner, gli interlocutori che, sul piano tecnologico, economico, e morale, hanno creduto e investito nelle nostre ricerche, nei nostri progetti e nella nostra metodologia. Alcuni di loro hanno contribuito a incrementarne il patrimonio archivistico mettendo a disposizione preziose risorse artistiche e scientifiche che sono servite a creare i prototipi dei nostri Sistemi di Studio Reticolare. Sempre grazie al loro aiuto si è anche potuta condurre con continuità quella ricerca tecnologica e metodologica da cui è nata la piattaforma e-learning reticolare su cui si basano tutti i nostri Sistemi.

Tra di essi non possiamo dimenticare

– Carlo Federico Pamini, che fin dalla nascita dell’Istituto ha messo a disposizione la sua biblioteca d’arte, ha finanziato molte delle sofisticate tecnologie di cui l’Istituto si è potuto dotare per sperimentare e sviluppare nuovi prototipi, e ha anche contribuito, con la sua abilità artistica, a impreziosire numerosi progetti, che portano anche la sua firma;

– Marcellina De Marchis Rossellini, che ha voluto donare all’Istituto l’archivio e la biblioteca di Roberto Rossellini, da lei custoditi, per poter contribuire per prima allo sviluppo in forma ipermediale del più importante e incompiuto progetto rosselliniano: il progetto polienciclopedico per lo studio della tradizione umanistica, basato sulla correlazione tra i progetti dello stesso Rossellini e quelli dei grandi umanisti del passato suoi maestri, le cui opere, presenti nella biblioteca rosselliniana, erano state marcate e annotate dallo stesso autore in preparazione del grande progetto polienciclopedico da sviluppare con tecnologie allora non disponibili;

– Fausto Bagnetti, che avendo apprezzato e promosso l’attività dell’Istituto sin dalla nascita dell’Istituto stesso, attraverso la sua Azienda ha continuato a offrire a condizioni agevolate attrezzature tecnologiche fondamentali per la ricerca e lo sviluppo, e a metterne a disposizione gratuitamente per eventi e seminari;

– Marco Capitelli, curatore del più vasto archivio di immagini cinematografiche presente in Italia, consulente dell’Istituto e della Fondazione nella ricerca di documenti cinematografici;

– John Landow e David Bolter, che per anni hanno dialogato con noi riguardo l’architettura dei nostri sistemi ipermediali, fornendoci e ricevendo preziosi suggerimenti metodologici e tecnologici, e sperimentando a distanza con noi le soluzioni tecnologiche più avanzate disponibili sul mercato.

Per onestà intellettuale, ma non di meno per riconoscenza, ci sembra doveroso menzionare i maestri e gli ispiratori che sono stati a fianco a noi o dietro le nostre spalle, senza mai cessare di fornirci i loro preziosi insegnamenti, indicandoci la strada anche nei momenti più bui, quando cioè le Istituzioni – superati gli eventi, le ricorrenze, le campagne politiche e le mode –  ci abbandonavano puntualmente, e di conseguenza noi dovevamo rialzarci e ritrovare da soli la voglia di continuare a cercare nuovi compagni di viaggio. Alcuni di questi maestri e ispiratori sono stati accanto a noi come interlocutori in carne ed ossa per lungo tempo, altri lo sono stati attraverso i loro scritti, su cui ci siamo formati e che abbiamo assunto come presupposti teorici delle nostre ricerche e della nostra attività. Tutti loro continuano a influenzare le nostre scelte con il loro rigore intellettuale e morale, con le loro utopie donchisciottesche, con la loro indifferenza al potere, al denaro, all’attualità e ai massmedia.

Siamo orgogliosi di poter dire che l’Istituto e la Fondazione sono nati e si sono sviluppati grazie al sostegno diretto o indiretto di grandi personalità nel campo scientifico e artistico, che costituiscono la nostra primaria e costante fonte di ispirazione. Tra di essi vogliamo ricordare almeno:

– Alberto Mario Cirese, antropologo, ispiratore delle ricerche metodologiche che hanno dato vita al nostro Istituto, formatore dei primi iperautori dell’Istituto e dei nostri primi collaboratori, coautore del progetto di «iper-manuale di studi demo-etno-antropologici» da noi elaborato e sviluppato,  consulente per il progetto rosselliniano di «Polienciclopedia per lo Studio della Tradizione Umanistica». Ha sostenuto le ricerche dell’Istituto fin da quando alcuni dei fondatori erano suoi allievi; durante la lunga e ininterrotta collaborazione egli ha concesso i diritti digitali di tutti i suoi studi per rendere possibile lo sviluppo di un «Sistema di Studio Reticolare» dedicato all’indagine demo-etno-antropologica e basato sulle sue ricerche metodologiche; e infine ha fornito preziosi suggerimenti, oltre che insegnamenti, per lo sviluppo dei Sistemi stessi, sin dai primi prototipi, di cui è stato sperimentatore ed estimatore;

– Henri Laborit, biologo e sociologo, ispiratore e sostenitore sia delle nostre ricerche intorno ai «sistemi cognitivi reticolari» sia dei nostri progetti e prototipi di strumenti educativi adatti a stimolare e sviluppare la «memoria elaborativa», esercitandola e applicandola nello studio della narrazione artistica;

– Juri Lotman, semiologo, ispiratore e sostenitore delle nostre ricerche intorno alla «struttura logica dei testi artistici», nonché dei nostri studi testuali e dei nostri progetti iper-meta-testuali per esplicitare quella scienza implicita, presente in ogni progetto artistico, che, essendo coltivata segretamente dagli autori e rimanendo nascosta nell’architettura dei testi, viene erroneamente considerata un dono innato e inconsapevole, frutto di eccezionali doti genetiche;

– Jean-Pierre Ponnelle, regista teatrale, autore di straordinarie messe in scena di capolavori del Teatro Musicale grazie all’invenzione  di una forma di messa in scena al confine tra teatro e cinema. La documentazione audiovisiva dei suoi allestimenti, compresi quelli non trasformati da lui stesso in film, ci ha permesso di studiare e di usare i suoi progetti come riferimenti costanti per i nostri Sistemi di Studio Reticolare dedicati al Teatro Musicale. In quanto ispiratore delle nostre ricerche metodologiche sulla messa in scena multimediale e multiespressiva, è tra i docenti virtuali della nostra Scuola di narrazione artistica poliespressiva;

– Theodor Nelson, insostituibile punto di riferimento nel lungo processo di elaborazione della nostra piattaforma ipermediale e-learning, nella nostra ricerca sui Sistemi di Studio Reticolare e sull’organizzazione enciclopedica del sapere. Assumendo come presupposto metodologico la sua lungimirante visione dell’editoria digitale, abbiamo progettato tutti i nostri Sistemi e Sentieri ipotizzando sempre un contesto digitale online in cui siano presenti edizioni elettroniche dei capolavori artistici da noi assunti ad oggetto di studio, e siano linkabili, dall’esterno, in ogni loro articolazione;

– Orson Welles, regista e autore teatrale e cinematografico, inventore di quella forma di «racconto filosofico audiovisivo», film-saggio, meta- e iper- testo multimediale, a cui si ispira la nostra «narrazione didattica meta- e iper- testuale».  Anche lui è tra i docenti virtuali della nostra Scuola di narrazione artistica poliespressiva;

– Roberto Rossellini, ideatore del progetto di «Sistema Polienciclopedico per lo Studio della Tradizione Umanistica» che noi abbiamo ripreso e sviluppato, dando ad esso la forma più idonea per una fruizione e implementazione online grazie anche all’impiego di tecnologie elettroniche e allo sviluppo parallelo di un modello di sistema di apprendimento in forma ipermediale e-learning. Consideriamo Roberto Rossellini un padre spirituale che con i suoi insegnamenti continua a ispirare il nostro piano di ricostruzione virtuale delle Botteghe Umanistiche; perciò è stato uno dei primi docenti  virtuali a cui abbiamo pensato per la nostra Scuola di Narrazione Artistica Poliespressiva;

– Ernst Lubitsch, regista e sceneggiatore, autore di un’opera concepita come un unico sistema rigoroso di variazioni e correlazioni interne ed esterne, il Maestro dei Maestri che è riuscito a trasportare nel cinema l’eredità degli artisti più raffinati della tradizione umanistica. Lo studio dei suoi capolavori ci ha aiutato a scoprire e definire molti dei principi narrativi e compositivi che abbiamo poi indicizzato e studiato anche nell’opera audiovisiva dei tutti quegli autori che proprio da lui hanno imparato a fare arte con il cinema. Il suo modo di comporre e narrare ci ha indotto a realizzare un Sistema di Studio Reticolare dedicato alla sua opera, anche per rappresentare le  correlazioni intertestuali con l’opera degli artisti suoi Maestri e con quella dei cineasti che ne hanno appreso la lezione. È anche grazie al suo fondamentale apporto metodologico che è nato il progetto della nostra Scuola di Narrazione Artistica Poliespressiva, in cui egli occupa un posto di rilievo tra i docenti virtuali;

– François Truffaut e Alfred Hitchcock, registi e sceneggiatori, autori del più vasto e articolato «dialogo sul cinema e attraverso il cinema» (La “Conversazione Truffaut-Hitchcock”) a cui abbiamo voluto dedicare un libro, seminari universitari, e un prototipo di Sistema Ipermediale presentato in convegni internazionali già agli albori dell’Editoria Elettronica. Il progetto ha impegnato il nostro Istituto in uno studio decennale. Dalla collaborazione diretta e a distanza tra questi due autori, durata quasi quaranta anni, è nato anche il progetto di realizzare un «Manuale Ipermediale di Narrazione Audiovisiva». A questi due eccezionali Maestri dobbiamo infatti un gran numero di principi di narrazione e di composizione – da loro stessi sistematicamente definiti in scritti e interviste, e applicati nella costruzione dei loro capolavori – che sono confluiti nella nostra «Teoria Unificata della Narrazione Poliespressiva». Le opere di questi due autori costituiscono oggetti ideali per far scoprire e riconoscere ai nostri allievi le regole e le soluzioni più complesse della narrazione artistica, e per far loro verificarne l’efficacia in racconti multiespressivi perfetti. I progetti di Truffaut e di Hitchcock, insieme a quelli di Chaplin, Lubitsch, Disney, ci hanno permesso di studiare e insegnare – in continuità con il lavoro sui progetti dei grandi autori del teatro musicale – come funzioni, nell’arte, l’interazione tra le forme espressive e la trasformazione di racconti letterari preesistenti in progetti per messe in scena multiespressive. Con il loro esempio, di autori-studiosi ci hanno convinto ad aprire una Scuola di Narrazione Multiespressiva – in cui ricoprono il ruolo di docenti virtuali – e a trattare il cinema dei Maestri con lo stesso rigore che richiedono le più sofisticate forme di narrazione artistica;

– Luis Prieto, linguista, ispiratore e nostro interlocutore nella ricerca dei tratti distintivi dei testi artistici, ci ha fornito preziose indicazioni metodologiche riguardo alla segmentazione dei testi narrativi e allo studio delle loro correlazioni intra- e inter testuali;

– Stefan Zweig, romanziere e saggista, ha ispirato i nostri studi sulle origini del degrado culturale che ci circonda e che cerchiamo di combattere con i nostri strumenti educativi e formativi. La sua aspirazione di fondare il progetto «europeista» su un’idea di comunità «cosmopolita» che condivida ideali «umanistici» sovranazionali, piuttosto che interessi economici nazionalistici, ha influenzato il nostro progetto di contribuire a creare una comunità di scienziati, artisti, educatori che cooperino in un piano di crescita culturale e di educazione scientifica-artistica delle nuove generazioni;

– Italo Calvino, romanziere e saggista, autore di una «rete di saggi e di racconti» da cui abbiamo tratto preziose indicazioni metodologiche riguardo a «come» esplorare e indagare la materia narrativa, e, al contempo, come definire e applicare quei criteri di indagine che lui stesso ha assunto come strumenti di studio e composizione, sia per narrare che per meta-narrare, dando persino ai suoi stessi saggi sulla narrazione il carattere di appassionanti «racconti filosofici»;

– Raymond Queneau, Georges Perec, romanzieri e saggisti dello straordinario Laboratorio di Letteratura Potenziale, – l’OULIPO – che ha ispirato le nostre ricerche e il progetto da cui è nato il nostro Istituto. Il loro eccezionale «rigore compositivo», la loro esemplare «sistematicità» nell’elaborare le ricerche e i  progetti, la loro «concezione propriamente scientifica della costruzione artistica», sono tra i presupposti dei nostri studi sui rapporti tra arte scienza. Ad essi dobbiamo l’idea fondamentale che non si possa né fare né studiare l’arte senza la scienza, intesa come «metodo» interdisciplinare di indagine e di elaborazione testuale;

– Jordi Savall, musicista e musicologo, esploratore sia dei rapporti tra Civiltà attraverso la musica, sia dei rapporti tra musica colta e musica popolare, ci ha ispirati non solo come studioso di tradizioni musicali, ma anche come rigoroso interprete di appassionanti viaggi musicali con cui, da decenni, insegue correlazioni implicite tra opere musicali patrimonio dell’Umanità. Questo straordinario e raro Maestro del nostro tempo continua ad influenzare il nostro lavoro con il suo esempio, avendo deciso di dedicare, sin da giovane, la sua intera vita a un’impresa umanistica degna di quelle dei suoi grandi Maestri. Le sue esplorazioni intertestuali in forma di “Rotte” culturali sono riferimenti costanti – a cui guardiamo nel condurre i nostri Cicli di lezioni e nel progettare i “Sentieri Esplorativi” – in quanto rappresentano veri e propri viaggi virtuali intertestuali tra opere di autori che, pur essendo distanti nel tempo e nello spazio, continuano a dialogare tra loro non solo grazie alla «diffusione monogenetica» di modelli archetipici, ma anche grazie la «trasformazione poligenetica» di modelli logici condivisi, generatori di innumerevoli varianti imparentate tra loro;

– Jeanette Sorrell, direttrice di orchestra e clavicembalista, fondatrice del gruppo gruppo “Apollo’s Fire” e direttrice artistica della “Cleveland Baroque Orchestra”, costituisce per noi un riferimento sia per il il modo con cui interpreta la musica antica e classica, drammatizzandola e narrandola come una cantastorie, sia per il modo con cui dirige il suo gruppo, come una regista e coreografa di microstorie narrate per singoli strumenti-personaggi che si staccano da e interagiscono con l’ensemble orchestrale. I suoi arrangiamenti e la sua direzione orchestrale continuano a fornirci esempi ideali per studiare come si trasforma il progetto-partitura in un’interpretazione al contempo rispettosa e originale, in grado di coinvolgere il pubblico con la stessa suspense di una narrazione letteraria o audio-visiva.

Infine vogliamo menzionare i collaboratori attuali. Essi costituiscono il piccolo gruppo che ha contribuito alla realizzazione del nuovo Portale e che sta lavorando sia al completamento dei vecchi progetti dell’Istituto sia allo sviluppo di nuovi progetti, allo scopo di realizzare prodotti e servizi per gli allevi della nostra Scuola. Grazie al lavoro svolto con i nuovi e i vecchi collaboratori, l’Istituto ha potuto mettere a punto un modo di svolgere la propria attività che renderà più facile espandere il gruppo attuale e formare nuovi potenziali collaboratori. Attraverso gli «Ambienti Virtuali di Studio» della Scuola, accessibili esclusivamente online, potremo coinvolgere un maggior numero di allievi, apprendisti, e potenziali collaboratori, tra l’altro dando loro modo, da subito, di partecipare a numerose attività anche eventualmente per prepararsi e candidarsi ad entrare nel gruppo dei collaboratori.
Del gruppo attuale fanno parte:

– Alessandro Pamini, direttore della ricerca, formatore, autore dei modelli e dei prototipi di Sistemi di Studio Reticolare, progettista e autore di numerosi Strumenti di Studio realizzati dall’Istituto, direttore dello sviluppo delle soluzioni tecnologiche per la realizzazione dei Sistemi;

– Domenico Cardone, presidente dell’Istituto e studioso di metodologia didattica;

– Selina Cremese, autrice di Sistemi di Studio Reticolare del’IMC, musicista, musicologa e docente di violino, coautrice dei Sistemi dedicati ai capolavori del Teatro Musicale e a quei racconti che integrano tutte le forme espressive in un’unica narrazione propriamente multiespressiva;

– Gregorio Padiglione, insegnante e collaboratore allo sviluppo dei nuovi Sistemi di Studio Reticolare;

– Amedeo Scorcelletti, curatore e sviluppatore del nuovo Portale e dei modelli per i nuovi Sistemi e Sentieri concepiti per la distribuzione esclusivamente online;

– Luca di Bello, cosviluppatore del nuovo Portale e cosviluppatore di nuove soluzioni tecnologiche per la realizzazione dei Sistemi di Studio Reticolare;

– Luigi Pedroni, collaboratore allo sviluppo dei nuovi Sistemi di Studio Reticolare;

– Annalisa M., collaboratrice allo sviluppo dei nuovi Sistemi di Studio Reticolare.

Tra i collaboratori e sostenitori esterni vogliamo ricordare coloro che negli ultimi anni ci hanno aiutato a realizzare i nuovi Sistemi e a dare nuova vita online al nostro Istituto attraverso questo Portale. Non vogliamo dimenticare i loro contributi e il sostegno offertoci disinteressatamente nei momenti più bui. Seguendoci incessantemente ci hanno aiutato a compiere con coraggio i passi necessari per giungere alla realizzazione della nostra Scuola di Narrazione.

A tutti gli attuali, potenziali, e futuri collaboratori va dunque la nostra gratitudine per aiutarci a dare una nuova prospettiva e un futuro all’Istituto.

Concludiamo augurandoci che tra i prossimi collaboratori ci siate anche voi, a qualunque titolo vogliate contribuire per far continuare questa attività, che non consideriamo nostra, ma di chiunque vi collabori, la diffonda, ne fruisca.