La Scienza Segreta dell'Arte Narrativa
Il nuovo Portale dell’Istituto MetaCultura dedicato allo Studio della Narrazione Artistica in ogni Forma Espressiva. Un Ambiente educativo e formativo rivolto a chiunque, per passione o professione, voglia scoprire e apprendere, insegnare e praticare la lezione metodologica racchiusa nelle opere dei Maestri.
I nostri Servizi e Prodotti
5. Gli Spettacoli Multimediali
La passione di Alice per i labirinti
Sono molte le ragioni che ci spingono a trasformare lo studio di questo testo, che dura ormai da decenni, in uno spettacolo adeguato a renderne la complessità piuttosto che a ridurne le qualità in nome di una divulgazione tanto inutile quanto non apprezzata.
I testi di Carroll, come quelli di Barrie, sono stati concepiti per bambini intelligenti e curiosi che cercano sfide ed enigmi da affrontare per crescere, proprio come i piccoli protagonisti dei racconti di Carroll. Perciò anche lo spettacolo che abbiamo concepito è irto di enigmi e sfide da risolvere per i piccoli e grandi spettatori che – possibilmente insieme – lo fruiscono.
Lo spettacolo è concepito per stimolare interazioni Dodgson con il pubblico, per farlo dialogare con la piccola Alice, la quale, come doppio del suo autore, deve stupire per le sue capacità logiche impressionanti a confronto con personaggi supponenti e presuntuosi e con un pubblico ingenuo, che la spingono a superarsi.
L’attuazione del progetto richiede pochi elementi scenografici reali e uno o più schermi su cui proiettare le illustrazioni che hanno accompagnato il testo di Carroll nelle sue innumerevoli edizioni, mostrare gli indovinelli e visualizzare i giochi percettivi e i paradossi logici, linguistici e visivi, che la protagonista deve affrontare lungo il racconto.
Lo spettacolo si regge sulle abilità della cantastorie, – non troppo giovane, non abbastanza adulta – in cui gli spettatori possono immedesimarsi per affrontare, con lei, le sfide poste dall’autore sia fuori che dentro il testo.
Lewis Carroll interviene infatti sulla scena come personaggio-autore, anzitutto nel prologo, quando, vestendo i panni del reverendo Dodgson, porta in gita in barca Alice e le sue sorelline; così egli dà inizio al gioco racconto sfidando le piccole a comporre insieme a lui il racconto labirintico; compare inoltre durante il racconto e nell’epilogo quando, sotto mentite spoglie, vestendo i panni di alcuni dei suoi personaggi, ragiona con la sua piccola allieva riguardo lo scioglimento di alcuni enigmi.
Tutti gli altri personaggi, eccetto quelli interpretati all’interno del racconto stesso dalla piccola Alice e dal reverendo Dodgson, sono e devono risultare immaginari, cioè interpretati dalla stessa Alice, che, nel visualizzare gli enigmi e immaginare gli sviluppi del suo racconto, prende le parti di alcuni personaggi femminili, soprattutto la regina, quando questi devono crearle le complicazioni che il reverendo vuole che lei affronti, sempre insieme agli spettatori che la seguono passo passo nel labirinto.
Alcuni specchi deformanti possono rendere la scenografia più adatta a rappresentare le allucinazioni della piccola Alice, così come alcuni modellini di oggetti rappresentati in scala maggiore o minore possono aiutare il pubblico a immaginare gli ingrandimenti e rimpicciolimenti relativi della protagonista.
Le innumerevoli immagini dei degli innumerevoli illustratori che si sono cimentati con la rappresentazione grafico-pittorica di questo racconto consentono di fissare sugli schermi le espressioni della protagonista, i suoi repentini cambiamenti di stato d’animo di fronte agli enigmi che è costretta ad affrontare e a risolvere; allo stesso modo alcuni video possono accompagnare le svolte narrative per introdurre il pubblico nelle nuove situazioni in cui si cala la protagonista esplorando il Paese delle meraviglie.
Per la realizzazione dello spettacolo abbiamo voluto far interagire il racconto delle avventure della piccola Alice con altri testi dello stesso Carroll, correlando ogni capitolo ai giochi logici e linguistici impliciti che lo stesso Carroll ha sviluppato in altri testi, a carattere maggiormente scientifico. Inoltre abbiamo integrato il testo di Carroll con alcune parti della riscrittura che ne ha fatto il logico matematico Raymond Smullian nel suo libro Alice nel paese degli indovinelli.
Per la messa in scena la cantastorie protagonista deve essere vestita come la giovane protagonista del racconto, in quel costume che ogni illustratore rispetta per consentire ai suoi lettori di immedesimarsi nel personaggio.
Il nostro piano generale prevede di creare un circolo virtuoso tra i nostri spettacoli, le edizioni reticolari, le mostre multimediali, e inoltre di utilizzare tutti questi prodotti per far venir voglia di conoscere e utilizzare i nostri sistemi di studio, in quanto strumenti particolarmente adatti per comprendere e apprezzare la complessità delle opere che sono oggetto tanto delle edizioni reticolari quanto degli spettacoli e delle mostre. In questa prospettiva, per creare una feconda interazione tra il piacere di leggere un testo classico e il piacere di scoprirne i meccanismi, suggeriamo di offrire agli spettatori dello spettacolo la possibilità di fruire anche della nostra
mostra – reale o virtuale – dedicata al medesimo capolavoro di Carroll. Inoltre gli spettatori potrebbero ricevere, contestualmente, un invito a entrare nel labirinto cognitivo del nostro sistema reticolare online, dove potranno sia fruire il testo di Carroll in una edizione straordinaria e non altrimenti ottenibile, sia continuare ad affrontare dilemmi e sfide logiche con la piccola Alice all’intero del nostro «sentiero esplorativo»; attraverso di esso potranno scoprire le inesauribili ricchezze del capolavoro di Carroll e apprendere le medesime capacità della protagonista, quelle che ha mostrato loro sulla scena facendo venir loro voglia di andare a scuola dallo stesso maestro.